Realizzare in sette anni un impianto dimostrativo in grado di fornire energia elettrica da fusione nucleare entro il 2050. Si chiama DTT (Divertor Tokamak Test) ed è il progetto europeo per il quale la Regione Lazio ha scelto di candidare il centro Enea di Frascati, con l’obiettivo di ospitare un laboratorio tecnico scientifico tra i più grandi in Europa. Il progetto prevede un investimento di circa 500 milioni di euro. Si stima una ricaduta economica di circa 2 miliardi e un impatto occupazionale del progetto sul territorio di oltre 1.600 posti di lavoro.
Le soluzioni tecnologiche innovative sviluppate nel progetto DTT puntano allo sviluppo della produzione di elettricità mediante fusione nucleare e allo sviluppo di tecnologie con un’applicabilità in molti settori industriali. La fusione è sostenibile perché sicura, efficiente, inesauribile, libera da Co2. E rappresenta un’alternativa ai combustibili fossili. Inoltre è pulita e non produce scorie radioattive. E’ poi previsto un ampio spettro di potenziali applicazioni in altri campi, come superconduttività, materiali, robotica, simulazione numerica. DDT genererà almeno 60 brevetti in diversi campi e la produzione di circa 10mila fra articoli e documenti di ricerca. Si stimano ricadute di grandissimo rilievo, oltre per la comunità scientifica, per le aziende del settore con sede nel Lazio e in Italia.
La candidatura è presentata questa mattina dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, dal vicepresidente con delega alla Ricerca, Massimiliano Smeriglio, dal sindaco di Frascati, Roberto Mastrosanti, e dal rettore dell’Università di Tor Vergata, Giuseppe Novelli. L’Enea ha pubblicato l’avviso pubblico per la selezione del sito in Italia in cui localizzare l’impianto, con scadenza il 31 gennaio 2018, a cui partecipa non solo la Regione Lazio ma anche altre Regioni italiane. «Con questo progetto ambizioso il Lazio pensa in grande e può pensare in grande – ha detto il presidente Nicola Zingaretti – perché è sede di Università e centri della ricerca. Vogliamo ospitare a Frascati, nell’Enea, un centro di ricerca di caratura mondiale che può cambiare la storia dell’uomo e di quello che universalmente è conosciuto come il nucleare pulito Sono convinto che il Lazio è la Regione che ha più possibilità di vincere: prima di tutto per la presenza del centro Enea, e poi perché questo centro già oggi è circondato in relazione con un sistema della ricerca universitaria di grandissimo rilievo, oltretutto siamo alle porte della Capitale».
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