Via Tiburtina, un’arteria dimenticata

Gen 10, 2018

Cantieri bloccati. Cittadini esasperati. Sindacati pronti alla mobilitazione
di Francesca Lici

Un tratto della via Tiburtina

La via Tiburtina è ormai sinonimo di invivibilità. Lo sanno bene i cittadini costretti quotidianamente a fare i conti con una mobilità complicata e un degrado sempre più crescente. Lo sanno bene i tanti comitati di quartiere che ieri l’altro si sono dati appuntamento con Cgil Cisl e Uil e insieme con i sindacati hanno chiesto un incontro urgente al presidente del IV municipio e agli assessori comunali competenti.

«Il problema urgente e prioritario è quello della mobilità – si legge nella nota stampa dei sindacati – La via Tiburtina, dalla stazione fino a Settecamini e anche fuori Roma è praticamente bloccata, soprattutto per i cantieri fermi, senza che si sappia quando riprenderanno i lavori. Il progetto finalizzato all’ampliamento della consolare, che risale al 2000, dopo varie vicissitudini per le varianti introdotte in corso d’opera e dopo una conduzione a rilento, vede attualmente i lavori fermi – si legge nel comunicato – A pagare le conseguenze delle controversie economiche tra la Società esecutrice dei lavori e il Comune di Roma sono i cittadini. Ogni giorno ci sono difficoltà enormi per recarsi al lavoro, per andare a scuola, per usufruire dei servizi, sanitari, sociali e amministrativi». In questo quadrante di Roma è quasi impossibile svolgere una normale di vita di relazione. Ma c’è altro. I comitati di quartiere Pratolungo, Ina-Casa Ponte Mammolo, Rebibbia, Colli Anieni l’Ala, Pietralata, Largo Beltramelli, Settecamini, Casalmonastero, puntano l’indice su un’altra infrastruttura: il prolungamento della linea della metropolitana da Rebibbia a Casal Monastero. «I cui lavori pur appaltati non sono neppure iniziati – prosegue la nota – questa opera darebbe una grande risposta alle esigenze di mobilità efficiente sia ai cittadini romani che a quelli provenienti dall’hinterland».

«A seguito della riunione – concludono i sindacati – si è deciso di chiedere un incontro urgente al presidente del Municipio Roberta Della Casa, e agli assessori capitolini competenti alla mobilità e ai lavori pubblici, Linda Meleo e Margherita Gatta. In assenza di riscontro e di convocazione, anche in riferimento alle richieste già inoltrate, le organizzazioni sindacali metteranno in campo iniziative di denuncia e di mobilitazione coinvolgendo i comitati di quartiere e le associazioni che nel contempo hanno deciso di costituire un coordinamento».

 

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