Un passo per salvare e rilanciare Atac. Si è conclusa ieri la lunga trattativa che ha coinvolto l’azienda, il Comune di Roma e Cgil, Cisl e Uil. Il negoziato è stato lungo, complicato e tratti difficile. Con la firma dell’accordo abbiamo evitato il rischio che a pagare il costo del rilancio e del risanamento dell’azienda fossero soltanto i lavoratori.
Ci siamo impegnati per difendere il lavoro, per tutelare i livelli occupazionali e quelli retributivi, ritenendo importante percorrere la strada del rilancio pubblico dell’azienda al fine di offrire una migliore qualità del servizio ai cittadini. Da tempo la Uil sostiene che i lavoratori dell’azienda sono la principale risorsa, i veri protagonisti della rinascita del trasporto pubblico romano. Sono loro che in passato hanno pagato per le scelte sbagliate del management. Naturalmente quello di ieri è solo un altro passo sulla lunga strada che deve percorrere l’azienda del trasporto pubblico per diventare efficace ed efficiente.
Siamo vigili e attenti affinché lungo questo percorso non si perdano di vista gli impegni sottoscritti. Nel mese di dicembre ci saranno riunioni con l’assessorato capitolino per studiare gli interventi del piano della mobilità che prevede anche il potenziamento dei mezzi di superficie, il potenziamento della mobilità su ferro, le corsie preferenziali, la nuova disciplina dei bus turistici. Noi della Uil – che siamo il sindacato dei cittadini – siamo convinti che per Atac esista un solo possibile futuro che si riassume in tre punti: carattere pubblico dell’azienda partecipata, mantenimento degli attuali livelli occupazionali e retributivi, necessità di offrire un servizio migliore ai cittadini. Questa è la strada da seguire, su questa le istituzioni devono puntare la loro azione investendo concretamente in un progetto di rilancio che ridisegni completamente il trasporto pubblico a Roma e nel Lazio, che valorizzi Atac e i suoi lavoratori, restituendo loro certezze e prospettive. Questo è per noi un obiettivo possibile e ci batteremo nei prossimi mesi affinché si concretizzi.
Risolverei i problemi dell’ATAC in 12 mesi e senza un mega stipendio……………..