C’è una riorganizzazione che prosegue giorno dopo giorno, riunione dopo riunione. E’ un cammino graduale, costante e di vitale importanza perché complementare al Verbale di accordo che come sindacati confederali abbiamo firmato due settimane fa con il Comune di Roma sulla riorganizzazione delle aziende partecipate. E’ un lavoro certosino, fatto di confronti, proposte e incontri. L’ultimo in ordine di tempo ha visto riunito il coordinamento Uil delle società che fanno capo al Campidoglio. La confederazione e le categorie interessate alla riorganizzazione delle aziende partecipate ne hanno discusso affrontando tutte le più importanti questioni oggi presenti. Sul tavolo i temi che interessano le migliaia di lavoratori. Avendo concordato con il comune di Roma il principio «esuberi zero», sul quale saremo sempre molto vigili, ci sono da tutelare i diritti economici e giuridici previsti dai contratti nazionali di lavoro e va difesa, nonché assicurata, la contrattazione integrativa oggi in godimento.
La riunione, che ha registrato una forte partecipazione delle categorie della Uil e dei delegati aziendali, si è incentrata sulla condivisione del percorso svolto fino ad oggi, peraltro molto apprezzato da parte di tutti i presenti, e sulle problematiche emerse dal confronto con il Campidoglio a proposito della delibera di riassetto del settore. Ancora oggi permangono in molte delle aziende problemi molto pressanti e urgenti. Si va dai rinnovi dei contratti di servizio, la gran parte in regime di proroga, alla mancanza a volte dei fondi necessari non solo per l’ordinaria gestione delle società fino, in alcuni casi, al pagamento degli stipendi. Ci sono poi i gravissimi problemi legati alla questione Multiservizi dove sono in corso procedure di licenziamento. Riguardo invece alla delibera di riordino sono emersi problemi legati al futuro assetto di alcune delle partecipate che subiranno, in alcuni casi, profondi processi di riorganizzazione. Sono previsti, infatti, trasferimenti di interi settori di attività da una società all’altra e da qui ne scaturiranno difficoltà legate all’armonizzazione dei diversi contratti collettivi nazionali di lavoro dei dipendenti. Il coordinamento ha condiviso il percorso fin qui attuato e i prossimi passaggi che porteranno ai singoli incontri tra le categorie, la confederazione e gli assessori di competenza. Stiamo, a tal proposito, stilando una proposta d’incontri da sottoporre all’amministrazione capitolina, che saranno calendarizzati tenendo conto delle priorità e urgenze delle singole società.
A nessuno sfugge che l’evoluzione del processo di riorganizzazione è complessa e che va seguita nel dettaglio, in ogni singolo passaggio, e soprattutto deve essere costantemente condivisa. Abbiamo impostato così questo percorso, scontrandoci spesso con la giunta capitolina. Così facendo abbiamo dimostrato quanto siano fondamentali e dirimenti le relazioni sindacali. In coerenza con questo percorso ci siamo poi assunti la responsabilità di firmare il Verbale di accordo che traccia il percorso di riorganizzazione. Adesso, con il fondamentale contributo delle categorie, dobbiamo monitorare l’efficacia di questo verbale, perché se è vero che nessun livello occupazionale sarà intaccato, nessun esubero sarà consumato, deve restare chiaro il fatto che in gioco c’è il futuro e la continuità occupazionale di migliaia di lavoratori. E nessuna risistemazione della galassia delle aziende partecipate potrà dirsi correttamente conclusa se un solo lavoratore ne resterà danneggiato.
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