Lavoro, pensioni, sanità. Queste le grandi preoccupazioni degli italiani negli ultimi anni che, a causa di una crisi che stenta a passare, sono stati caratterizzati da costanti rinunce, licenziamenti, mobilità, difficoltà soprattutto per i giovani ad accedere al mondo del lavoro e, dall’altra parte, da servizi sempre meno efficienti. Basti pensare alle lungaggini delle liste d’attesa per la prenotazione di una visita o di un esame specialistico.
E’ proprio per riportare sui tavoli del confronto queste tematiche che Cgil Cisl Uil hanno organizzato per domani una mobilitazione unitaria davanti alle Prefetture di tutta Italia. A Roma l’appuntamento è alle 9.30 in piazza Santi Apostoli dove i confederali regionali daranno il via a una mattinata no stop di impegno e mobilitazione per sensibilizzare il Governo e le istituzioni locali sulle proposte del sindacato per risolvere la situazione di crisi e di stallo attuale.
“Il lavoro ai giovani è un diritto irrinunciabile, così come è irrinunciabile la tutela dei lavoratori e dei pensionati su cui gravano ancora i tagli imposti dalla legge Monti-Fornero che ha spostato in avanti il traguardo pensionistico – fa sapere la Uil di Roma e del Lazio, Alberto Civica – Il primo accordo fatto col Governo non è sufficiente, serve una seconda fase di confronto che dia risposte ai giovani, al lavoro delle donne e che riveda l’età pensionabile che oggi supera i livelli degli altri Paesi europei. La nostra città in particolare sta da anni in condizioni disastrose da cui bisogna obbligatoriamente uscirne. Ben vengano tavoli e confronti, ma devono produrre risultati concreti. Basta parole. I cittadini sono esausti, continuano a pagare sulla propria pelle le negligenze e le incompetenze della classe politica, senza poter usufruire nemmeno dei servizi essenziali. Servono maggiore attenzione e maggiori risorse per un welfare sempre più ridotto al lumicino, così come sono necessarie più risorse per gli ammortizzatori sociali e benefici fiscali per assumere i giovani. Bisogna recuperare i soldi dell’evasione e della corruzione che solo a Roma e provincia producono oltre 19 miliardi di euro di sommerso”.
0 commenti