Le associazioni dei consumatori prendono carta e penna e scrivono una lettera al prima cittadina di Roma. «Gentile Sindaca Raggi, prendiamo atto della disponibilità e dell’impegno di Roma di operare con Governo, Regione Lazio, soggetti imprenditoriali e sociali presenti nel territorio con iniziative per migliorare e sviluppare le condizioni socio economiche di Roma».
E’ un testo perentorio ma cordiale quello scelto da Adiconsum, Adoc, Adusbef, Federconsumatori e Lega Consumatori, l’obiettivo è chiaro: reclamare maggiore attenzione. «Facciamo nostro questo assunto – prosegue la lettera delle associazioni dei consumatori – ribadendo la totale disponibilità a fornire in tale prospettiva, come già manifestato in altre occasioni, la disponibilità delle Associazioni dei Consumatori e di coloro che rappresentano».
Adiconsum, Adoc, Adusbef, Federconsumatori, Lega Consumatori sono fra i sottoscrittori di un protocollo d’intesa tra Comune e le associazioni dei consumatori che a suo tempo aveva istituto un tavolo permanente di confronto sulla qualità dei servizi erogati dal Campidoglio e dai soggetti controllati, con specifico riferimento ai contratti di servizio e alle carte di qualità. «Dopo un avvio promettente – ricordano le associazioni – il tavolo sembra aver perso, non per nostra intenzione e volontà, la necessaria spinta operativa. Proprio di recente abbiamo chiesto una convocazione su problemi di diretta connessione con le tematiche di Fabbrica Roma ma senza riscontro». Nessuna risposta.
E così adesso le associazioni tornano a spingere, perché «la voce dal basso» – dicono – in sostanza quella dei cittadini, che poi sono i destinatari dei servizi, ad oggi è rimasta inascoltata. «Fiduciosi che quanto evidenziato venga considerato il segnale della nostra disponibilità per contribuire al bene di Roma e al miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini – conclude la lettera – rivendichiamo il rispetto del ruolo e delle prerogative, non solo a livello normativo, ruolo riconosciuto alle associazioni dei consumatori, compresa la convocazione urgente del tavolo permanente di confronto anche sulle tematiche in precedenza evidenziate».
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