Creare lavoro stabile. Come? con un un bando da 3,3 milioni di euro per incentivare sviluppo e lavoro intorno al maggior polo aeroportuale italiano. L’inziativa rappresenta una grande novità rispetto ad interventi passati. Per la prima volta il sostegno all’occupazione è legato agli investimenti. Il tutto è stato possibile grazie al lavoro di collaborazione tra assessorato al lavoro e assessorato allo sviluppo e al contributo fondamentale delle organizzazioni sindacali, di Adr e delle tante imprese del settore che in questi mesi si sono confrontate con la Regione Lazio.
Il progetto prevede finanziamenti a fondo perduto per tutte le imprese che operano negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino e per tutte le imprese dell’indotto del settore aeromobile. Un’azienda che opera nel settore potrà ricevere fino a 200mila euro, 20mila per ogni lavoratore stabilizzato o assunto ex novo, a patto che vi siano altrettanti investimenti in sviluppo. Più certezze ai lavoratori, ma anche un impulso alla competitività delle imprese nel rafforzare un asset che sappia stare con forza sul mercato. Per la prima volta il sostegno all’occupazione è legato agli investimenti, proprio perché il finanziamento regionale dei progetti di investimento è condizionato alla trasformazione di contratti precari in contratti a tempo indeterminato, o a nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato.
L’intervento si integra con le iniziative già lanciate con i bandi su aerospazio e sostenibilità, a cui hanno aderito anche diverse imprese del settore aeromobile, e si inquadra nella rivoluzione sulle politiche attive per il lavoro che stiamo attuando. «È un’iniziativa nata dalla voglia di reagire e di creare nuovo lavoro stabile – dice il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – Credo sia un atteggiamento di grande serietà e di volontà di reagire su quello che è un grande settore in trasformazione, segnato dalla crisi di questi anni, che adesso deve finire. Bisogna tornare a rendere questo territorio utile e competitivo. La delocalizzazione non si combatte con pacche sulle spalle ma con le politiche, e la Regione Lazio anche in questo è presente».
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