Emergenza sangue? Mettiamola così: chi ha problemi di salute in vacanza non ci va. Chi è in attesa di un intervento chirurgico o di una terapia salvavita non fa ferie: niente relax, niente tuffi in acqua e nemmeno passeggiate in alta montagna. Niente di tutto questo. Chi ha problemi di salute resta chiuso in casa o in un reparto di ospedale. E soprattutto aspetta che qualcuno si rechi negli appositi centri a donare il sangue. E’ sempre così, nei mesi estivi le donazioni precipitano vertiginosamente. E a rischio ci sono gli interventi chirurgici programmati. E’ per questo motivo che quando l’Assi ha ricevuto un Sos dall’Ema Roma e dal centro trasfusionale del San Filippo Neri, la mobilitazione è stata immediata: in poche ore ventisette donatori hanno portato una speranza in più a chi ne aveva concretamente bisogno.
«Abbiamo risposto all’allarme lanciato dall’Ema Roma e dal centro trasfusionale del San Filippo Neri – ricorda il vicepresidente della Onlus Assi – Perché la nostra Onlus e la Uil sono sempre presenti e sensibili a ogni sollecitazione che arriva dal mondo della sanità ma più in generale a ogni input e richiesta di aiuto che giunge dalla vita quotidiana». L’Assi non si ferma: a breve inizierà la seconda campagna, perché donare sangue è donare la vita. E’ un gesto semplice di pochi minuti, che non ci crea problemi. Anzi, ci fa sentire migliori.
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