Si chiama patto per la ricostruzione e la crescita dell’economia dei Comuni colpiti dal terremoto. E’ il documento che la Regione Lazio, le associazioni di categoria, i sindacati e i Comuni del cratere sismico hanno firmato oggi con l’obiettivo di passare dalla fase di emergenza a quella della ricostruzione e rinascita di un territorio messo in ginocchio da un terremoto tra i più devastanti che l’Italia ricordi.
Nel patto sono previsti interventi di microcredito per piccole e medie imprese che scelgono di aprire un’attività non dimenticando il reinserimento dei lavoratori espulsi dal ciclo produttivo. Previsti poi investimenti per l’elettrificazione della tratta ferroviaria Rieti Terni Roma, per il completamento della Rieti Torano. Stanziati fondi anche per l’edilizia sanitaria. Mentre massima attenzione sarà rivolta all’adeguamento sismico di tutti gli edifici scolastici danneggiati da mesi di continue scosse. E poi ancora. Sostegno al turismo, allo sport e alla cultura, fondi per raggiungere con la banda larga tutti i territori del reatino. Complessivamente la Regione ha in programma interventi per 224 milioni di euro, mentre quelli del governo nazionale si attestano a 267 milioni. Ci sono poi anche le azioni, da mettere in cantiere che Regione e gli altri firmatari richiedono insieme al governo, come il raddoppio della via Salaria tra Rieti e Roma.
«Questo patto – commenta il segretario regionale della Uil di Roma e del Lazio, Pierluigi Talamo – è una opportunità di ripresa per Rieti e per tutta l’area del cratere. E’ anche un modo per dimostrare la reale vicinanza ai cittadini di quelle zone. E’ per questo che abbiamo posto una condizione essenziale: che l’accordo non rimanga un libro dei sogni. E per scongiurare questo rischio nascerà un gruppo di lavoro e di monitoraggio, che sarà lo strumento per verificare l’effettiva realizzazione di quanto programmato».
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