Ad Amatrice ospiti della Casa delle donne

Mag 21, 2017

Per non dimenticare i territori martoriati dal sisma che ha colpito il centro Italia
di Francesca Lici

ad amatrice ospiti della casa delle donne

Ad Amatrice. Non soltanto durante i primi giorni dell’emergenza. Non soltanto quando le immagini invadono i Tg e riempiono le pagine della cronaca dei giorali. C’è anche un dopo, difficile e aspro. C’è da ricostruire, c’è da evitare che le ricchezze di intere comunità vadano disperse. Non è semplice. Non è tutto facile. Ma è – e resta – un dovere morale. Amatrice e le altre aree del territorio reatino colpite da una sequenza sismica – che solo adesso sembra diminuire – non vanno dimenticate. In molti si stanno adoperando affinchè ciò non accada. Aache la Uil del Lazio sta facendo la sua parte. E anche per questo oggi la segretaria regionale Laura Latini si è recata nel piccolo borgo che non esiste più ospite della locale Casa delle Donne.  Una giornata toccante, che si è conclusa con un concerto. Il tutto si è svolto presso la sede pro loco, perchè la struttura della Casa delle donne è stata gravemente danneggiata dal terremoto dell’agosto scorso.  Nonostante i cumuli di macerie rendono il panorama spettrale e desolante, qui c’è tanta voglia di rinascita, tanto desiderio di ricordare all’intera comunità regionale le complesse difficoltà – non solo logistiche – ma strutturali nelle quali continuano, con tenacia, a sopravvivere tante persone pur di non abbandonare il territorio natio.

 

«E’ stata un’esperienza emozionante – ha detto Laura Latini – ascoltare, partecipare ai loro racconti e soprattutto osservare la voglia di riscatto da cui sono animate è qualcosa difficile da descrivere a parole. La stessa costruzione di una Casa delle Donne sul posto significa per loro far ripartire le attività artigianali. Hanno bisogno di tutto, hanno bisogno di fondi e di materie prime, hanno bisogno soprattutto di ricostruire il loro quotidiano, ma la tenacia con cui lo stanno facendo irretisce, ci coinvolge completamente. Tanto che la Uil di Roma e del Lazio, insieme al Coordinamento pari opportunità, ha deciso non solo di tornare periodicamente ma di offrire il proprio sostegno, perché solidarietà e sdegno non sono più sufficienti, serve concretezza. E noi ci siamo e ci saremo».

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