
Foto Tratta dal sito /www.associazionedimorestoricheitaliane.it
Il più grande museo diffuso dell’Italia riapre le porte. Domenica 21 maggio torna la Giornata nazionale dell’Associazione dimore storiche italiane, giunta quest’anno alla tredicesima edizione. Oltre 500 luoghi esclusivi come castelli, rocche, ville, parchi e giardini saranno visitabili gratuitamente, in un’immersione nella storia che rende il nostro Paese unico al mondo. L’iniziativa, in collaborazione con l’Associazione nazionale Case della memoria e Federmatrimoni ed eventi privati (Federmep), ha ricevuto il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, del Ministero della Cultura, del Ministero del Turismo e di Enit – Agenzia Nazionale del Turismo.
Quella degli immobili storici è una rete unica, dall’immenso valore sociale, economico e culturale che i proprietari si impegnano quotidianamente a custodire e a valorizzare. Le dimore storiche italiane costituiscono infatti non solo un patrimonio turistico di rara bellezza ma anche il perno di una economia circolare per i borghi e i piccoli paesi su cui si trovano. Il 54 per cento di questi immobili si trova nei tanti e piccoli comuni del nostro Paese con una popolazione inferiore a 20mila abitanti e, nel 26 per cento dei casi, addirittura sotto i cinquemila residenti. La Giornata nazionale Associazione dimore storiche italiane rappresenta – si legge nella nota che ha accompagnato l’annuncio della tredicesima edizione – un’occasione per sensibilizzare la società civile e le istituzioni sul ruolo che le dimore storiche ricoprono per il tessuto socio-economico del Paese. Il loro indotto, infatti, genera un impatto positivo su moltissime filiere: da quella artigiana, in particolare del restauro, a quella del turismo e quindi servizi di ristorazione, attività ricettive e visita degli immobili, dalla convegnistica alla realizzazione di eventi, dal settore agricolo al mondo vitivinicolo. Molte sono le figure professionali che gravitano intorno ad una dimora, mestieri dal sapere antico – artigiani, restauratori, maestri vetrai – sempre più difficili da reperire.
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