The Butterfly Effect. Proteggere gli impollinatori in città

Mag 9, 2023

Il progetto vuole coinvolgere i cittadini della Capitale per realizzare un corridoio ecologico partecipato, destinato a proteggere, ospitare e nutrire gli insetti impollinatori in ambiente urbano
di Agnese Sciotti

The Butterfly EffectSi chiama «The Butterfly Effect» e verrà presentato il 13 maggio, presso il Padiglione 9B dell’ex Mattatoio di Roma. Il titolo per esteso è «The Butterfly effect: teoria e buone pratiche per promuovere la costruzione di un corridoio ecologico in città».  Il progetto, realizzato dall’Associazione Piano Verde Giovani e finanziato dalle Politiche Giovanili della Regione Lazio, prevede il coinvolgimento di spazi verdi pubblici e privati del Municipio VIII, per la creazione di aree di sosta che accolgano e nutrano insetti impollinatori. Con il supporto di una squadra di agronomi, entomologi e progettisti del verde, l’Associazione installerà delle Bug House, vere e proprie case per insetti, presso scuole, orti urbani e giardini, dove i nostri amici impollinatori avranno lo spazio per riposarsi, nutrirsi e riprodursi, grazie alla presenza di fiori, essenze aromatiche e altre piante tra le loro preferite.

I cittadini e le cittadine di Roma saranno invitati a prendere parte alle attività del progetto seguendo corsi di formazione, ecotalk e workshop per imparare a realizzare un’ area di sosta nei propri spazi privati, come balconi, finestre o cortili. Apprenderanno a selezionare le piante ospitali, a praticare un giardinaggio sostenibile e a costruire la propria bug house con materiale da riciclo, diventando a tutti gli effetti dei piccoli segmenti verdi di una strada naturale che si dirama tra i palazzi e l’asfalto della città. Non c’è dubbio che il fenomeno dell’urbanizzazione stia causando innumerevoli danni agli ecosistemi, contraendo la superficie delle aree verdi, che restano tra loro isolate e immerse in spazi altamente cementificati. In questo contesto, le specie animali e vegetali più sensibili all’inquinamento non riescono ad attraversare gli ambienti urbanizzati e restano contenute nel poco spazio verde a disposizione, con effetti distruttivi su tutta la biodiversità.

E’ proprio in questi casi che la presenza di corridoi ecologici può avere un impatto positivo, a volte anche risolutivo, al problema della frammentazione degli habitat, costruendo delle connessioni verdi che – come vere e proprie strade naturali – facilitano la mobilità della flora e della fauna anche negli ambienti più ostili. Sebbene l’uso dei corridoi ecologici sia una pratica diffusa nei paesaggi agricoli e naturali, gli effetti benefici in città sono ancora poco considerati. Alcuni progetti pilota, realizzati in diverse metropoli europee, ne hanno attestato, però, l’impatto positivo in termini non solo ecologici, ma anche ricreativi, culturali e di benessere cittadino, diventando un simbolo della civiltà ecologica urbana.

Da questo punto di vista, per realizzare una rete ecologica che sia efficace e al tempo stesso duratura, è fondamentale instaurare una cooperazione solida tra gli spazi coinvolti, rendendo i cittadini protagonisti di una rivoluzione verde. La sfida del progetto «The Butterfly Effect» è dunque la costruzione di un ecocorridoio urbano, con il coinvolgimento attivo dell’intera popolazione che vive ed attraversa la città e che diventa, in questo modo, parte attiva nel processo di creazione della rete verde. Le numerose iniziative svolte in parallelo presso orti urbani e scuole si affiancheranno a eventi aperti a tutta la popolazione e al lancio di iniziative di citizen science e contest social, con l’obiettivo di comunicare attivamente con l’intera popolazione e a diverse fasce di età. Le attività del progetto verranno presentate nel dettaglio sabato 13 aprile presso il Padiglione 9B dell’ex-Mattatoio di Roma, in Piazza Orazio Giustiniani, 4 (Testaccio). Già in quell’occasione, ci sarà possibilità di prender parte al progetto, conoscere il mondo degli impollinatori, porre domande e conoscere i partner e i docenti coinvolti. L’incontro è gratuito e per partecipare basta inviare una mail a questo indirizzo di posta pianoverde.associazione@gmail.com. Ulteriori informazioni sul progetto sono consultabili qui cliccando qui

 

 

 

 

 

 

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