«Fai la cosa buona». Edili in piazza per il lavoro

Mar 31, 2023

Le decisioni del governo sui bonus edilizi mettono a rischio soltanto nel Lazio 30mila posti di lavoro
di Redazione

fai la cosa buona«Fai la cosa buona». E’ lo slogan è della mobilitazione che domani si svolgerà in cinque città italiane (Torino, Roma, Cagliari, Napoli e Palermo) per chiedere al Governo di non fare morire il settore delle costruzioni con la cancellazione del bonus del 110 per cento, senza valide alternative per favorire la crescita e gli investimenti. «Nel Lazio in due anni, da ottobre 2020 a settembre 2022, i lavoratori edili denunciati nelle Casse Edili della regione sono aumentati del 63 per cento, si tratta di oltre 27mila nuovi assunti, che per l’80 per cento sono a tempo indeterminato e che, includendo i tempi determinati, non vede la presenza di contratti part time – dicono Feneal e Fillea, le categorie degli edili dei sindacati Uil e Cgil – Le ore lavorate sono cresciute del 71 per cento. La massa salariale, ossia la somma delle retribuzioni dei dipendenti del settore, ha raggiunto quota 790 milioni di euro, una crescita del 72 per cento».

«Le scelte sbagliate del governo sui bonus edili e sul codice degli appalti – proseguono Feneal e Fillea – rischiano di smantellare per decreto un intero settore, che finalmente è in ripresa dopo un decennio di crisi, bruciare 30mila posti di lavoro solo nel Lazio e frenare bruscamente la crescita della regione, facendo venir meno un terzo della crescita del pil regionale determinato dal settore edile».

La manifestazione laziale di «Fai la cosa buona», si svolgerà in piazza San Giovanni Bosco, dalle ore 9 e trenta e chiederà un passo indietro al Governo ascoltando le proposte del mondo del lavoro per superare i limiti sui bonus edili. «Abbiamo bisogno di scelte che guardino alla qualità del lavoro, alla sicurezza nei cantieri, alla legalità e alla trasparenza – concludono gli edili – e di non sprecare un’occasione con cui rigenerare le nostre città, rendere ecosostenibile il patrimonio edilizio pubblico e privato, tra i principali produttori di anidride carbonica, e sicure e salubri le nostre abitazioni».

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