I Nas nelle mense delle scuole italiane

Mar 15, 2023

I controlli hanno interessato più di mille aziende di ristorazione. In 341 hanno evidenziato irregolarità. Accertate 482 violazioni penali e amministrative
di Redazione

Nas nelle menseI Nas nelle mense delle scuole. Verifica dei servizi di ristorazione e delle imprese di catering assegnatari della gestione delle mense presso gli istituti scolastici. Questa la campagna di controlli nazionale realizzata dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute d’intesa con il ministero della Salute.  L’esecuzione delle attività ispettive ha interessato oltre mille aziende di ristorazione collettiva operanti all’interno di mense scolastiche di ogni ordine e grado, dagli asili nido agli istituti superiori, sia pubbliche che private. Tra le ditte controllate, 341 hanno evidenziato irregolarità, pari al 31 per cento, accertando 482 violazioni penali e amministrative, con conseguente irrogazione di sanzioni pecuniarie per 240 mila euro, contestate a causa di violazioni nella gestione degli alimenti e nelle condizioni di igiene nei locali di preparazione dei pasti, nella mancata rispondenza in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati di appalto, nella regolarità di impiego delle maestranze e relativo possesso di adeguata qualifica e preparazione professionale.

Nel medesimo contesto è stata disposta la sospensione dell’attività o il sequestro di 9 aree cucina operanti all’interno delle mense scolastiche per rilevanti carenze igienico sanitarie e strutturali, come la presenza diffusa di umidità e formazioni di muffe.  Sequestrati oltre 700 chili di derrate alimentari (carni, formaggi, frutta e ortaggi, olio) privi di tracciabilità, scaduti e custoditi in ambienti inadeguati nonché destinati all’impiego nelle pietanze sebbene di qualità inferiore a quanto previsto. Situazioni particolari hanno riguardato il deferimento all’Autorità giudiziaria di 22 gestori dei servizi mensa ritenuti responsabili dei reati di frode e inadempienze in pubbliche forniture, alla detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e inosservanze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Gli accertamenti dei Nas nelle mense hanno rilevato l’impiego fraudolento di ingredienti di minore qualità rispetto a quella pattuita nei contratti di fornitura stipulati con i Comuni, come il Parmigiano Dop sostituito con altri formaggi, uova convenzionali anziché da agricoltura biologica e prodotti congelati al posto di quelli freschi. E’ stata accertata anche l’assenza di uno degli ingredienti, come presso un istituto in provincia di Caserta, dove agli alunni è stata somministrata pasta e patate senza ma senza le patate. La maggioranza delle infrazioni, pari all’ 85%, ha riguardato aspetti sanzionatori amministrativi come le carenze strutturali e impiantistiche dei locali impiegati alla preparazione dei pasti, la mancata attuazione dell’autocontrollo, della tracciabilità e della presenza di allergeni, elementi fondamentali 2 per prevenire possibili episodi di intossicazione e reazioni allergiche, ancor più significativi nelle fasce sensibili delle utenze scolastiche.

Ecco alcuni tra i casi sparsi sul territorio italiano. In una mensa di una scuola di Bergamo è stata riscontrata la presenza di alimenti non più idonei al consumo, come pasta fresca scaduta e farine con termine minimo di conservazione oltrepassato da un anno. In in istituto di Treviso sono stati sequestrati 40 chili di prodotti alimentari congelati in parte scaduti e in parte privi di tracciabilità poiché conservati in confezioni anonime. In una scuola di Pavia sono state rilevate gravi carenze strutturali: infiltrazioni di acqua, muffa, pannelli del soffitto divelti. Deferita in stato di libertà la legale rappresentante di una cooperativa gerente la mensa di una scuola dell’infanzia e primaria nella provincia di Sassari, per aver detenuto e somministrato agli alunni alimenti di qualità differente da quelli previsti dal relativo contratto di appalto del servizio mensa. Da nord a sud lo scenario cambia poco: a seguito dell’attività di controllo presso un istituto comprensivo della provincia di Matera, è stato scoperto un servizio igienico della palestra adibito a deposito di stoviglie e utensili da cucina. Mentre in un refettorio di un istituto comprensivo scolastico di Catania sono state sequestrate confezioni termosaldate di pasti, a causa della presenza di corpi estranei (verosimilmente di natura pilifera umana).

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