Anche l’energia nel mirino degli hacker

Ott 4, 2022

Gli hacker potrebbero sfruttare la continua ricerca del risparmio per offrire falsi sconti o trappole su forniture. Ecco l'indagine Ermes
di Redazione

energiaTra giugno e agosto 2022, gli attacchi hacker indirizzati all’energy sono aumentati del 33 per cento. A segnalarlo è un’indagine condotta da Ermes – Intelligent Web Protection, impresa italiana selezionata da Gartner nella top 100 delle realtà mondiali che sfruttano l’intelligenza artificiale applicata alla cybersecurity. Secondo i dati del Ponemon Institute pubblicati a marzo 2022, inoltre, il settore Energy è stato nella top 5 dei settori con costi più alti per data breach e – comparando questi dati con quelli raccolti da Ermes – risulta evidente che questo trend sarà ancora più marcato con i dati raccolti durante tutto il 2022.

Quali sono, però, le conseguenze per gli italiani? «Si stima che gli aumenti di prezzo si verificheranno su più settori, dal 200 per cento  al 300 per cento sulle bollette invernali rispetto all’anno scorso – dichiara Hassan Metwalley, CEO e cofounder di Ermes – Intelligent Web Protection. E’ però da verificare se questo fenomeno proseguirà al netto di cambiamenti per l’intero 2023. Il carrello della spesa, inoltre, costerà più nel 2023 a causa del caro energia, così come avrà luogo un certo aumento di prezzi per materie prime e produzione che andrà a ricadere fortemente anche sui costi sostenuti dalle aziende». A livello di infrastrutture, la debolezza delle difese potrebbe causare rischi sulla continuità dei servizi, in particolare su servizi pubblici o essenziali, con problematiche anche a livello amministrativo o burocratico proprio perché vengono sfruttate le falle di sistema per andare a comunicare ai clienti in maniera errata o allarmistica. «Sicuramente ci sarà enorme stress nella ricerca ossessionata del risparmio nei consumi, che non bloccherà gli aumenti che riceveremo soprattutto a causa del riscaldamento delle nostre abitazioni – aggiunge Hassan Metwalley – Gli hacker potrebbero quindi sfruttare la continua ricerca del risparmio per offrire falsi sconti o trappole su forniture, andando a far cascare le persone in pubblicità ingannevoli rubando loro dati sensibili o addirittura soldi».

Gli italiani, quindi, dovranno prestare massima attenzione al periodo invernale, poiché, come si è verificato nei mesi subito successivi all’estate, questa finestra temporale risulta essere un momento estremamente demanding lato energetico. A causa infatti della crescita dei consumi, gli hacker possono così colpire questo punto nevralgico e massimizzare i danni creati dagli attacchi.

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