Bambini e viaggi in aereo. I consigli dei pediatri

Lug 7, 2022

Possono viaggiare anche i neonati da 48 ore dalla nascia, anche se è preferibile aspettare almeno il settimo giorno di vita
di Redazione

bambini e aereoTempo di vacanze e viaggi all’estero. Ma da che età i bambini possono viaggiare in aereo e quali accortezze bisogna prendere? «I bambini sani e nati a termine possono viaggiare in aereo a partire da 48 ore dopo la nascita, ma è preferibile aspettare almeno fino al settimo giorno di vita. Per i neonati prematuri e i bimbi con patologie polmonari e cardiache, andrebbe richiesto un parere medico prima di intraprendere il volo». Lo dicono i pediatri della Società italiana di pediatria (Sip) e della Società italiana di infettivologia pediatrica (Sitip). L’aereo è sconsigliato solo in caso di malattie infettive acute (sinusiti o infezioni dell’orecchio) – precisano gli esperti – interventi chirurgici recenti, malattie respiratorie croniche severe, e donne in gravidanza dopo la 36a settimana di gestazione (dopo la 32a settimana, in caso di gravidanze multiple).

Attenzione però al jet lag. «La variazione del fuso orario può provocare un complesso di sintomi come alterazioni del ritmo sonno veglia, disturbi dell’attenzione, malessere generale – spiegano i pediatri – Generalmente i bambini sopportano meglio degli adulti i cambiamenti di fuso, presentando sintomi più sfumati, ma è importante regolare le ore del sonno e dei pasti subito dopo l’arrivo e se possibile già nei due giorni che precedono la partenza». In caso di viaggi a est il consiglio, nei giorni precedenti alla partenza di anticipare di 1-2 ore l’addormentamento e favorire l’esposizione alla luce la mattina. Mentre in caso di viaggi a ovest nei giorni precedenti posticipare di 1-2 ore l’addormentamento e favorire l’esposizione alla luce la sera. Gli esperti invitano poi a prestare attenzione nel caso di assunzione di farmaci a orari prestabiliti, per esempio l’insulina nel bambino diabetico.

«Attenzione anche alle variazioni di pressione all’interno della cabina degli aerei perché possono comportare barotraumi, con comparsa di otalgia e acufeni, che possono essere ridotti con la deglutizione – sottolineano i pediatri – per i lattanti e i bambini più piccoli è possibile minimizzare questi effetti dando loro del cibo o un succhiotto”. Il viaggio in aereo è poi “raramente associato a sintomi di cinetosi (nausea, vomito)- continuano gli esperti- che comunque possono essere alleviati scegliendo posti a metà cabina, dove i movimenti sono meno pronunciati, e somministrando antiemetici prima della partenza». Infine il consiglio su tutti, soprattutto in caso di viaggi lunghi e in ambienti ristretti, è quello di distrarre i piccoli portando i loro libri e giocattoli preferiti, insieme al materiale da toilette per farli stare sempre puliti e a scorte di cibo e bevande.

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