Nel 2021 il 77,5% degli occupati dichiara di essere molto o abbastanza soddisfatto del proprio lavoro. Rispetto al 2020 la quota dei soddisfatti risulta in diminuzione (era il 79,0%). La flessione – rileva in uno studio l’Istat – è più evidente al Sud dove la soddisfazione registra un calo superiore alla media nazionale (dal 78,2% nel 2020 al 75,4% del 2021).
Uomini e donne, che nel 2020 avevano espresso lo stesso livello di soddisfazione per il lavoro, tornano a differenziarsi nel 2021 per il maggior calo del lavoro al femminile. Per le donne, infatti, la soddisfazione scende al 76,6% contro il 78,2% degli uomini. Il calo si verifica soprattutto tra le lavoratrici del Nord e i lavoratori del Mezzogiorno. I livelli di soddisfazione sono più elevati al Centro e al Nord, dove gli occupati molto o abbastanza soddisfatti rappresentano il 78,6% e il 78,2%, contro il 75,4% nel Mezzogiorno. Il calo di soddisfazione non è omogeneo tra le varie categorie di lavoratori. Nell’ambito del lavoro dipendente diminuisce soprattutto per dirigenti, imprenditori e liberi professionisti, dall’82,3% al 77,8%. Se tra questi si considerano le sole donne la flessione è ancora più ampia tanto che le lavoratrici soddisfatte in questa categoria sono il 74,5% dall’82,1% del 2020.
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