Tornano le Bike Night, le pedalate notturne sulle ciclovie d’Italia. L’ottava edizione scatta ancora una volta da Ferrara, con Bike Night Emilia Romagna: sabato 11 giugno, con i 100 chilometri da mezzanotte all’alba da piazza Trento e Trieste fino al mare che vedranno oltre 800 partecipanti al via. Il tour proseguirà poi a Milano e Udine. Nel 2021 furono 18mila i partecipanti, e quasi nove su dieci si sono detti soddisfattissimi di aver colto l’occasione di pedalare di notte. In fondo, dice Witoor, Bike Night è una nuova forma di cicloturismo, innovativo, capace di attrarre un pubblico alla ricerca di storie, andando oltre lo standard narrativo di promozione turistica. Perché la passione per la bici non dorme mai, anche di notte. Nate nel 2014 proprio a Ferrara, hanno coinvolto sempre più territori e partecipanti, avvicinando nuove persone alla bici grazie alla magia di una pedalata da 100 chilometri di notte che parte dalla città e arriva nella natura sfruttando il più possibile la rete ciclabile. Sono aperte a ciclisti di tutti i tipi: chi si cimenta per la prima volta su lunga distanza oppure chi è già allenato ma è stimolato dalla sfida notturna. Si parte a mezzanotte, si arriva all’alba dopo un viaggio in bici con tre ristori e la colazione all’arrivo.
«La Bike Night Emilia Romagna è ormai diventata l’evento in bici non competitivo che coinvolge più partecipanti in regione – dicono gli organizzatori – Le iscrizioni online sono chiuse, ma sarà possibile iscriversi presso il gazebo Witoor sabato la sera dell’evento, dalle 21. A quell’ora al villaggio partenza in piazza Trento e Trieste, oltre alla segreteria di Witoor ci sarà un punto birra con Lost Road e gli stand di Confagricoltura». Allo start di piazza Trento e Trieste saranno installati i servizi igienici, un bike park da circa 300 posti bici e l’area per la consegna di un bagaglio da portare all’arrivo. Poi dalle 23.30 inizierà l’incolonnamento dei partecipanti lungo il Listone. Confermato il percorso da Ferrara al mare: si parte a mezzanotte nel centro storico in piazza Trento e Trieste, passando davanti al Castello Estense e lungo Corso Giovecca, per poi dirigersi verso la ciclovia Destra Po. Previsti tre ristori: a Ro insieme ai volontari UISP Ferrara e della Protezione Civile del Comune di Riva del Po, a Serravalle alla Fabbrica dell’Acqua con i volontari del gruppo sportivo Affas Ferrara, e a Santa Giustina all’Osteria del Delta Torre Abate. Arrivo all’alba sul mare, al Bagno Ristoro a Lido di Volano, con docce e colazione. Nella tappa ferrarese si vede ogni tipo di mezzo a due ruote senza motore: bici da città, da corsa, gravel, mtb, tandem, e-bike, risciò, footbike, bici reclinabili, ovomobili. Partecipano anche persone con disabilità visiva o motoria. Sarà sempre garantita assistenza medica e meccanica ai partecipanti e lungo il percorso saranno sempre presenti mezzi dell’associazione Daniele Lugli per controllare il tracciato. «Arrivati all’ottava edizione di Bike Night – dice Simone Dovigo, presidente di Witoor – possiamo riconoscerecome Witoor abbia saputo proporre un modo nuovo, autentico e passionale di andare in bici. Pedalare di notte è un’esperienza magica e sorprendente che ha saputo valorizzare il territorio ferrarese e la sua ciclovia Destra Po, offrendo un’esperienza unica da ricordare e raccontare agli altri».ù
«La Bike Night è un appuntamento tradizionale per Ferrara e la sua offerta di eventi – sottolinea Matteo Fornasini assessore al Turismo di Ferrara – che raduna nella nostra città ogni anno quasi mille presenze da tutta Italia pronte a vivere un’esperienza notturna incredibile da raccontare, e che sa promuovere al meglio la bellezza di Ferrara e le sue potenzialità cicloturistiche. «Nella Bike Night di Ferrara – conclude Paolo Calvano, assessore regionale al Bilancio – c’è tutto quello che intendiamo promuovere come Regione. Viene promossa l’attività fisica e sportiva. Viene valorizzato, attraverso lo sport, il nostro territorio e le sue bellezze, dalla città di Ferrara al Delta del Po. E infine si investe in quel turismo lento che può accrescere ulteriormente l’attrattività dell’Emilia Romagna».
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