Un tavolo di confronto tra politici, imprenditori e associazioni per trovare soluzioni concrete e utilizzare al meglio le risorse disposte dal Pnrr in tema di infrastrutture. La partita è importante ed è entrata nel vivo dal momento che la Commissione Ue ha versato la prima rata dei fondi al nostro Paese: 21 miliardi, di cui 10 sono sovvenzioni e 11 sono prestiti. La Commissione ha indicato che «i pagamenti versati sono fondati sui risultati e dipendono dall’attuazione da parte dell’Italia degli investimenti e delle riforme delineate nel suo piano di ripresa e resilienza». La tranche è legata tappe fondamentali: riforme e investimenti nei settori della pubblica amministrazione, degli appalti pubblici, della giustizia, del quadro di revisione della spesa, dell’istruzione superiore, delle politiche attive del mercato del lavoro. Il governo mette il piede sull’acceleratore per centrare i prossimi traguardi di fine giugno, ma è fondamentale avviare un confronto sulle prospettive del Codice dei Contratti pubblici e sugli sviluppi, sia in termini normativi che semplificativi, per individuare le opportunità che il Piano nazionale di ripresa e resilienza fornisce agli operatori.
Allo stato dell’arte, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha già raggiunto 10 dei 57 obiettivi di sua competenza del Pnrr. Non solo gli obiettivi previsti per il 2021, ma anche i due obiettivi in scadenza nel primo trimestre 2022. Si tratta – in particolare – della riforma della semplificazione normativa e il rafforzamento della governance per una migliore realizzazione degli impieghi per l’approvvigionamento idrico. La sfida vale 5 miliardi di euro nell’anno in corso e cresce progressivamente fino a raggiungere quasi 9 miliardi nel 2025. Questi sono stati i principali temi affrontati nel corso dell’incontro organizzato nei giorni scorsi da Consenso Europa, Studio Legale di Pardo e Tonucci & Partners, presso la Sala Conferenze, in via Principessa Clotilde, 7 a Roma.
«Per garantire la realizzazione degli obiettivi fissati nel Pnrr il Governo sta emanando una serie di provvedimenti urgenti per porre rimedio all’impatto rilevantissimo sui contratti pubblici dovuto dall’aumento repentino e incontrollato dei materiali e dell’energia. Si tratta di provvedimenti attesi e necessari, da estendere, però, anche ai contratti in essere relativi a servizi e forniture che, al pari delle opere pubbliche, garantiscono prestazioni essenziali per la pubblica amministrazione in settori nevralgici (ad es. appalti di servizi sanitari, sociali, di ristorazione, trasporti pubblici, etc.) – sottolinea Giuliano Di Pardo, Fondatore Studio legale Di Pardo». Oggetto di discussione anche la riforma di pianificazione strategica in ambito portuale e gli investimenti sul territorio previsti per i prossimi anni.
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