Oltre 24mila tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) gestite nel 2021 con un tasso di recupero che supera il 95 per cento. Sono i dati dell’attività di Ecoligh, il consorzio nazionale che raccoglie oltre duemila aziende assicurando la gestione e lo smaltimento dei Raee, delle pile e degli accumulatori esausti e dei moduli fotovoltaici a fine vita nel pieno rispetto dell’ambiente, in una logica di sviluppo sostenibile e di massima efficienza.
«In uno scenario internazionale di grande incertezza, siamo tutti chiamati a una responsabilità in più: mettere in atto tutte le azioni necessarie per tutelare sempre di più il nostro ambiente, il nostro futuro – ha detto il presidente di , Walter Camarda – E lo possiamo fare agendo correttamente per una maggiore raccolta e un miglior recupero. Le materie prime seconde rappresentano e rappresenteranno una risorsa sempre più importante che deve essere coltivata fin dall’inizio, ovvero da un corretto conferimento del rifiuto, in particolar modo per i Raee». L’attività del consorzio si è sviluppata lungo due direttrici principali: innanzitutto la raccolta presso le isole ecologiche attribuite dal Centro di coordinamento Raee. Attraverso i 3mila punti di prelievo serviti, Ecolight ha raccolto più di 23mila tonnellate di rifiuti elettronici. Oltre il 63 per cento di questi ha riguardato il raggruppamento Raee R4 che comprende i piccoli elettrodomestici e l’elettronica di consumo, quali ad esempio frullatori e smartphone.
«Rispetto al Sistema Italia, nel 2021 Ecolight ha gestito il 19 per cento di tutti gli R4 raccolti e oltre il 40 per cento degli R5 – ha aggiunto Camarda – ovvero le lampade a risparmio energetico e i neon non più funzionanti, confermando così la propria posizione di riferimento per questi raggruppamenti». La seconda direttrice di attività di Ecoloight è rappresentata dall’attenzione nei confronti della distribuzione. Ai rivenditori di apparecchiature elettroniche la legge attribuisce un ruolo nella raccolta dei Raee: in virtù del principio dell’Uno contro Uno, è infatti possibile consegnare al rivenditore la vecchia apparecchiatura quando se ne acquista una di equivalente funzionalità indipendentemente dalle modalità di vendita. Il principio dell’Uno contro Zero, invece, interessa solamente i rifiuti elettronici di piccole dimensioni: possono essere lasciati in negozio senza alcun obbligo di acquisto. Si tratta di lampade, telefonini, mouse, caricabatterie. Ecolight, attraverso la propria azienda di servizi, ha erogato il servizio a 3.250 punti vendita raccogliendo più di 750 tonnellate di Raee. Inoltre, il consorzio è attivo anche con un servizio di raccolta di prossimità con le EcoIsole per i piccoli Raee: attraverso i 32 contenitori automatizzati posti vicino a grandi strutture di vendita.
«Il tema dei Raee richiede però un maggiore impegno da parte di ciascuno. La possibilità di valorizzare il recupero dipende innanzitutto da un conferimento corretto del rifiuto. E i rifiuti elettronici devono essere conferiti separatamente – conclude il presidente di Ecolight – L’impegno del consorzio prosegue nella direzione di assicurare un sempre maggiore rispetto dell’ambiente; un obiettivo sul quale sono coinvolte tutte le 2.100 aziende che aderiscono a Ecolight».
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