La sicurezza sul lavoro viene prima di tutto

Nov 9, 2021

Sabato manifestazione a Roma in Piazza Santi Apostoli di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil: basta morti e stop over sessanta sui ponteggi
di Redazione

sicurezza sul lavoroLa sicurezza sul lavoro è una priorità. «Non si ferma la strage sui posti di lavoro ma anzi peggiora ogni giorno di più, una vera e propria emergenza nazionale quella degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali davanti a cui non si può restare inermi». Con queste parole i sindacati delle costruzioni Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil ricordano l’appuntamento di sabato 13 novembre in piazza Santi Apostoli, dalle ore 9.30, per una grande giornata di mobilitazione e partecipazione che vedrà sul palco, dopo le testimonianze di lavoratori e gli interventi dei segretari generali degli edili, i segretari generali Landini Sbarra Bombardieri, nel primo appuntamento di piazza dopo il lancio della mobilitazione a sostegno delle proposte unitarie presentate al Governo per modificare le misure previste – a partire da quelle riguardanti le pensioni – nella legge di stabilità.

Per i leader di Feneal Filca Fillea, Panzarella, Pelle, Genovesi «la sicurezza sul lavoro è una priorità a cui il Governo ha dato delle prime risposte con il decreto fiscale 146 che però vanno migliorate e soprattutto, per i sindacati, non bastano. Chiediamo – spiegano – l’attuazione rapida della patente a punti e un piano straordinario dell’Inail in collaborazione con gli Enti bilaterali del settore e gli Rlst, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza».

«E’ urgente – proseguono Panzarella, Pelle e Genovesi – applicare il contratto edile a tutti i lavoratori in cantiere e riconoscere la pensione anticipata ai lavoratori delle costruzioni per contrastare enormemente gli incidenti sul lavoro che sempre più spesso colpiscono i lavoratori più deboli, perché non tutelati da un contratto adeguato al proprio lavoro, o quelli più anziani, che  data la precarietà del lavoro edile non riescono ad accumulare i contributi per andare in pensione e sono costretti a lavorare ancora svolgendo mansioni rischiose e ancora più pericolose a una certa età. Per questo occorre una sorta di Super Ape Social accessibile a 63 anni con 30 anni di contributi». Dai sindacati la richiesta poi di investimenti su formazione e informazione, l’utilizzo della tecnologia per la prevenzione e l’inserimento nel Codice penale di una aggravante per infortunio mortale sul lavoro. Temi che sono stati affrontati nelle centinaia di assemblee che si sono tenute in queste settimane che precedono la manifestazione.

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