Su una considerazione siamo generalmente d’accordo: la pandemia ha messo in evidenza ritardi e fragilità del nostro sistema sanitario. Ma anche nuovi scenari e quindi nuove opportunità. Tra queste c’è infati l’enorme potenzialità del digitale, che può essere fondamentale per aumentare la resilienza del sistema stesso.
L’obiettivo verso cui deve muoversi il nostro Sistema Sanitario è un modello di Connected Care – un ecosistema che permetta di ridisegnare la sanità attorno al cittadino – attraverso piattaforme digitali e strumenti che connettano tutti gli attori, dalla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione, supportandoli nelle decisioni. Comprendere il ruolo che il digitale poteva e può ancora giocare – anche nella gestione di questa coda di emergenza sanitaria – è fondamentale per valorizzare i possibili benefici in termini di contenimento del contagio, riduzione delle ospedalizzazioni, capacità di gestire i pazienti sul territorio.
Le nuove Indicazioni nazionali per l’erogazione di prestazioni in Telemedicina e i fondi europei che saranno messi in campo, secondo quanto indicato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), rappresentano un’occasione unica per mettere a terra questo nuovo modello di sanità connessa, in cui un ruolo fondamentale viene giocato dalla Telemedicina. Le idee ci sono e le risorse economiche dovrebbero arrivare ma, per passare dalle parole ai fatti serve un approccio integrato che tenga in considerazione più aspetti: per mettere a regime servizi di Connected Care e Telemedicina serve rivedere i processi e ridefinire una governance organizzativa adeguata. Le Tecnologie debbono essere accuratamente selezionate rispettando standard e requisiti specifici del settore sanitario.
Ciascuna struttura sanitaria si dovrà attrezzare per far fronte a qualsiasi tipo di emergenza attraverso il digitale attribuendo un ruolo fondamentale a queste tecnologie e agli specialisti che dovranno e sapranno utilizzarle. Il web deve mettere insieme confronto l’esperienza clinica con l’approccio di esperti che in questi mesi hanno affrontato iniziative di Connected Care. Pensiamo a competenze organizzative, legali e tecnologiche per avvicinare la sanità ai cittadini: verso una nuova qualità della vita. Le potenzialità del digitale vanno sfruttate.
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