Aumenta lo stalking. Il 14,5 per cento delle molestie avviene nei luoghi di lavoro. Tre su dieci hanno subito molestie fisiche. In un quarto dei casi di stalking, il persecutore è l’ex. L’uomo nero è negli ambienti di lavoro. Il 14,8 per cento degli italiani, nel corso della vita, è rimasto vittima di molestie di natura sessuale. In un caso su quattro, hanno fatto questa esperienza e i più giovani 18 e 24enni. Nel 16,4 per cento dei casi sono rimaste vittima persone tra i 35 e i 44 anni, il 15,7 per cento ha riguardato la fascia di età 45-64enni, uguale percentuale del 12 per cento ha interessato la fascia over 65 e i 25-34enni. Lo racconta il trentunesimo Rapporto Italia presentato da Eurispes.
Le donne sono bersaglio privilegiato in un rapporto di 3 a 1 rispetto agli uomini: oltre 2 donne su 10 (22%) hanno fatto queste esperienze rispetto al 7,4% degli uomini. Nel 35,4% dei casi, il pericolo si insinua negli ambienti di lavoro: il 16,8% è stato molestato da un collega, il 10,8% è stato oggetto di attenzione da parte di un superiore, nel 7,8% dei casi il molestatore era il datore di lavoro. Il semplice conoscente viene indicato come l’autore della molestia nel 18,6 per cento dei casi, il 14,4 per cento ha indicato persone sconosciute; mentre in oltre un caso su 10 (11,4%) è stato un parente a rivolgere premure sgradite e nel 10,2% dei casi si e è trattato del vicino di casa. Quasi 3 su 10 hanno subito molestie fisiche La molestia sessuale più diffusa è di tipo verbale ed è costituita da battute o allusioni insistenti (79%); il 57,5 per cento dichiara di aver ricevuto proposte sessuali esplicite. In questo caso sono le donne a subire in misura nettamente maggiore degli uomini (60,8% contro il 47,6%). Un quarto degli intervistati (24,6%) è stato vittima di molestie fisiche. Il 24% ha ricevuto foto e/o video a sfondo sessuale; il 15,6% ha subito ricatti sessuali mentre quasi 1 su 10 (9%) ha patito vere e proprie aggressioni fisiche. Nel 27,8% dei casi, la vittima ha preso di petto la situazione (27,8%). Il 17,9%, invece, ha preferito far finta di nulla, il 17% ha chiesto aiuto al proprio partner, amici o parenti, il 14,8% ha deciso di evitare di frequentare il luogo dove vedeva il molestatore, il12,6% ha denunciato.
«Lo stalking – scrive Eurispes – è un fenomeno in crescita e in un quarto dei casi il persecutore è l’ex. Il 13,8% dei cittadini è stato vittima di stalking, l’81% non ha mai subito questo reato, infine, il 4,4% non ha voluto rispondere. Dopo una diminuzione del fenomeno negli anni 2013-2015, se si guarda la serie storica dal 2013, nel 2019 si raggiunge il valore più alto. Circa un giovane su quattro tra i 28 e i 24 anni (21%) dichiara di aver subito atti di stalking, con un risultato superiore alla media di ben 7,2 punti percentuali. Le donne sono più spesso vittime degli uomini (15,8% contro l’11,7%). Tuttavia, il fenomeno è aumentato anche tra gli uomini negli ultimi tre anni. Le vittime indicano come stalker al primo posto l’ex partner (24,8%; era il 37,1% nel 2017); il 21,8% indica un conoscente, il 9,7% un/una collega, il 4,9% un parente».
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