Un milione e 300 mila. Sono tanti i minori italiani che vivono in condizioni di povertà assoluta alimentandosi male. Sono tanti, troppi. E – contrariamente a quanto si pensi – la malnutrizione infantile apre la strada all’obesità: un bambino su 3 in Italia è in sovrappeso o obeso a causa di abitudini alimentari sbagliate o a uno stile di vita sedentario. Lo evidenzia Helpcode Italia onlus, l’organizzazione no profit da oltre 30 anni impegnata in Italia e nel mondo per migliorare le condizioni di vita di tanti bambini.
«Denutrizione e obesità non sono condizioni tra loro estranee – spiega Giorgio Zagami, Presidente di Helpcode Italia Onlus – È molto probabile che una persona obesa abbia mangiato male durante la sua infanzia. Per questo vogliamo sostenere le famiglie, soprattutto quelle che si trovano in condizioni di difficoltà economica, per aiutarle a far mangiare bene i propri figli». Anche per questo la Onlus ha lanciato la campagna «C’era una volta la cena», realizzata con la consulenza scientifica dell’Istituto Gaslini di Genova con il patrocinio del Coni, della Lega Pallavolo Serie A e il sostegno della Lega Arbitri e della Lega Serie A di calcio. Dal 20 gennaio al 3 febbraio 2019 è possibile inviare un sms o telefonare da rete fissa al numero solidale 45585.
«La malnutrizione infantile – spiega Helpcode – rappresenta uno dei maggiori problemi di salute pubblica nel mondo. Si tratta di un fenomeno complesso, che presenta due facce: da un lato, quella della denutrizione (nel mondo si contano circa 51 milioni di bambini gravemente denutriti) e dall’altro, quella dell’obesità (negli ultimi 40 anni, il numero dei bambini e adolescenti obesi tra i 5 e i 19 anni di età – è più che decuplicato, passando da 11 a 124 milioni). La nostra campagna ha l’obiettivo di prevenire ed eliminare la malnutrizione infantile attraverso aiuti concreti e una maggiore educazione alimentare. I fondi raccolti finanzieranno un progetto di educazione ed assistenza alimentare, tramite un programma di Cash and Voucher, per garantire ai bambini bisognosi i mezzi per una sana e corretta alimentazione: ogni famiglia assistita riceverà, infatti, un codice che la collegherà a un supermercato, all’interno del quale verrà preselezionata una lista di prodotti salutari e idonei alla composizione familiare, selezionati dai nutrizionisti dell’Ospedale Gaslini di Genova. Le famiglie potranno recarsi nei supermercati convenzionati, scegliere gli alimenti necessari al proprio fabbisogno e, per pagare, presentare il codice ricevuto da Helpcode».
Tanto nei paesi ricchi quanto in quelli poveri, il meccanismo alla base della correlazione tra povertà economica e obesità appare ormai consolidato: quando le risorse per il cibo scarseggiano e diminuiscono i mezzi per accedere a un’alimentazione sana, ci si affida ad alimenti meno salutari che possono portare a sovrappeso e obesità. Di fatto, la malnutrizione porta all’obesità, che non è mai sintomo di opulenza ma di dieta contrassegnata da un consumo preoccupante di junk food, cibo spazzatura, bevande dolci e gassate, alimenti con scarsi nutrienti e alto livello calorico.
Secondo i dati dell’Oms, è proprio la malnutrizione corresponsabile di oltre 3 milioni (pari al 45 per cento) di tutte le morti infantili sotto i 5 anni. Obesità e sovrappeso diventano anche fattori di rischio per le principali malattie croniche che si sviluppano in età adulta. Chi è obeso in età infantile, lo è spesso anche da adulto, sviluppando così elevati rischi di natura cardiovascolare e metabolismo alterato. Di conseguenza, nella sola Ue sono 2,8 milioni di morti l’anno dovute a cause associate al sovrappeso e all’obesità.
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